Curare l’acne e guarire le ferite con il Botulino.
Nella mia esperienza di medico estetico mi sono imbattuto spesso nel pregiudizio di chi pensa che la medicina estetica sia attività legata al frivolo, all’inautentico, all’inutile e superfluo.
Per questo amo diffondere i vari e, forse, poco conosciuti usi della medicina estetica, soprattutto quelli che alleviano disagi non solo velleitari, ma sociali e talvolta attinenti, di riflesso, all’anima dei pazienti.

Penso al problema dell’ipersudorazione o ai fattori di crescita piastrinici che sono utilizzati in medicina estetica per il ringiovanimento della pelle, in chirurgia estetica come attivatori delle cellule staminali derivate dal grasso e in chirurgia ricostruttiva per il trattamento di ulcere e ferite difficili.
In particolare, voglio soffermarmi sul problema cicatrici. L’impatto psicologico di una vita “segnata” da una cicatrice su alcuni pazienti può essere così pesante da influire negativamente nella percezione di sé e diventare una reale preoccupazione.
I ricercatori hanno dimostrato che trattare una ferita del volto nella fase di maturazione con tossina botulinica migliora l’aspetto finale di una cicatrice.
La tossina botulinica può infatti migliorare le cicatrici in pazienti sottoposti a chirurgia ricostruttiva del viso, secondo uno studio clinico pubblicato nel numero dello scorso marzo della rivista Journal Plastic and Reconstructive Surgery. La distensione ripetuta delle ferite ad opera dei muscoli può infiammare. Questo problema è più rilevante nelle cicatrici trasversali rispetto al moto del muscolo, situazione comune nelle ferite da incidenti stradali, dice Anthony Brissett, M.D., ricercatore clinico alla Clinica di Mayo, ora Direttore di Chirurgia Plastica e di Chirurgia Ricostruttiva Facciale all’Istituto Universitario di Baylor di Medicina a Houston.
Lo studio ha evidenziato che le cicatrici trattate con tossina botulinica erano sensibilmente migliorate rispetto a quelle con soluzione iniettata immediatamente alla fine della chirurgia o con soluzione fisiologica salina (placebo).
Tale studio ha dimostrato come la tossina botulinica inibisce la crescita dei fibroblasti causati dalla contrattura della cicatrice, riducendo l’espressione dell’actina del muscolo e della miosina II.
Ma l’applicazione clinica che trovo molto utile della tossina botulinica è quella per il trattamento dell’acne e delle sue cicatrici.
Il trattamento consiste in un tappetino di microiniezioni intradermiche, superficiali, una per ogni foruncolo.
Il farmaco limita la secrezione sebacea della cute e l’infiammazione e in una quindicina di giorni è già visibile la riduzione delle porosità e delle pustole dell’acne.
Le sedute vanno ripetute ogni quattro-cinque mesi e non ci sono effetti collaterali.
Il microbotulino è inoltre efficace anche per migliorare le cicatrici più rilevate sulla pelle conseguenti all’acne (i cheloidi).
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