La tossina botulinica è pericolosa?

Si chiama tossina (botulinica) quindi mi farà male?

Cerchiamo di capire di più sul botox e le sue caratteristiche

Facciamo innanzitutto una doverosa specifica:la tossina botulinica è un FARMACO!

E quindi come tale deve essere usato ESCLUSIVAMENTE da medici che ne conoscano le caratteristiche e le modalità di somministrazione.

Ma allora se è un farmaco perchè si chiama tossina?

La storia del botox data molto in là nel tempo. Agli anizi del 1800 (eh si più di 200 anni fa’) un medico tedesco isolò questa proteina in alcuni pazienti che presentavano una intossicazione dovuta a cattiva conservazione di alimenti (carne e simili).
Successivamente si capì che il responsabile della produzione di questa tossina era un batterio (il Chlostridium botulinum).
Dalla metà degli anni ’40 si cominciò a purificare questa proteina rendendola completamente innocua per l’uomo e potenzialemente utilizzabile in ambito medico.

La tossina botulinica nasce quindi come farmaco, ma per quali patologie? Non si usa per eliminare le rughe?

In pochi sanno che la tossina botulinica o botox, prima di essere un pilastro della medicina estetica, ha rappresentato una opzione terapeutica per centinaia di patologie.
I suoi campi di utilizzo spaziano dai disordini neuromuscolari al trattamento del dolore cronico, dal trattamento della spasticità cronica a disordini oculari (uno su tutti lo strabismo, per cui il botox rivestì una importanza fondamentale nella storia e nel decorso dei pazienti che ne erano affetti), dal trattamento della cefalea a quello della rosacea, dei cheloidi, delle cicatrici ipertrofiche e della alopecia (per citare soltanto alcuni impieghi della tossina botulinica).

botox aversa napoli roma
tossina botulinica

E quindi perchè la tossina botulinica viene utilizzata in medicina estetica?

In realtà l’evidenza che il botox potesse essere utile per eliminare delle rughe fu del tutto casuale!

Negli anni in cui il botulino era largamente impiegato per il trattamento della cefalea cronica si notò che questi pazienti avevano una diminuzione delle rughe nella regione frontale. Dove cioè erano state fatte le inizioni di tossina botulinica per l’emicrania.

Questo aprì uno scenario meraviglioso e completamente diverso sull’impiego del botulino che cominciò sempre di più ad essere utilizzato con la finalità di diminuzione delle rughe, fino ad arrivare ad essere oggi il trattamento più richiesto dalle pazienti di tutto il mondo.

Va bene ho capito. Ma chi mi dice che comunque il botox non mi farà male?

Semplice. Ce lo dice la scienza!
I dosaggi con cui viene utilizzato il botox in medicina estetica sono circa cinquanta (50!!) volte inferiori ad una dose potenzialmente pericolosa. Per avere una possibilità di comparazione basti pensare che l’insulina viene usata a dosaggi tre (3) volte inferiori a quelli rischiosi.
Tutti i farmaci hanno potenziali effetti tossici ma dipende sempre dai dosaggi con cui vengono somministrati!

E allora come posso stare tranquilla/o?

Esiste una sola risposta a questo: affidarsi ad un medico serio e preparato!
E questo suggerimento vale per qualsiasi branca medica.
Avvalersi della consulenza di un medico che conosca bene la sua materia, i farmaci che utilizza, i dosaggi, le tecniche, l’anatomia, i possibili effetti collaterali, è la chiave per la tranquillità di ogni paziente.

Ma per far questo è anche necessario che il medico abbia la possibilità (direi il dovere!) di visitare i pazienti dedicando a questo tutto il tempo necessario per capirne le necessità e proporre il piano terapeutico più adeguato.

La visita medica preliminare è fondamentale sia per il medico che per il paziente. Serve ad ascoltare le necessità del paziente e cercare insieme il miglior trattamento

Quindi in medicina estetica come si utilizza la tossina botulinica?

Va fatta una piccola premessa: le rughe del viso non sono tutte uguali. Alcune di esse sono dovute alla contrazione di specifici muscoli che determinano la nostra capacità mimica e la nostra espressività. Le rughe che ne derivano sono quindi definite RUGHE DI ESPRESSIONE e sono rappresentate da:

  • RUGHE FRONTALI
  • RUGHE GLABELLARI (tra le sopracciglia)
  • RUGHE PERIOCULARI (le cosiddette “zampe di gallina”)

In medicina estetica l’impiego del botox permette quindi una neuromodulazione dei muscoli mimici del viso. In questo modo si ha la possibilità di poter scegliere quali muscoli far rilassare.
Il risultato è quindi è l’alleggerimento fino alla scomparsa delle rughe che la contrazione di questi muscoli determina.

Quindi il botox può essere usato soltanto per le rughe di espressione? O ci sono anche altri utilizzi?

Il botulino è un farmaco meraviglioso anche per la sua estrema versatilità. Già abbiamo visto quanti siano i campi di impiego in medicina.
Nello specifico delle medicina estetica oltre la capacità di distendere le rughe di espressione il botox può avere molteplici utilizzi.

Possiamo trattare infatti:

  • Il GUMMY SMILE : l’esposizione della gengiva superiore durante il sorriso
  • Il LIFTING E IL SOLLEVAMENTO NON CHIRURGICO DEL SOPRACCIGLIO
  • Le BUNNY LINES : le piccole rughe che si formano ai lati del naso in alcune persone durante la risata
  • RIDEFINIZIONE DEL PROFILO MANDIBOLARE : in casi selezionati in cui esiste una ipertrofia del muscolo massetere
  • SOLLEVAMENTO DELL’ANGOLO DELLA BOCCA : spesso associato ad un aumento volumetrico delle labbra per dare un aspetto più gentile e più giovane della bocca
  • IPERIDROSI ASCELLARE : nei pazienti che soffrono di una eccessiva sudorazione ascellare il botox permette di eliminare questa sgradevole situazione di disagio sociale
botox aree di trattamento
Le aree che possiamo trattare con la tossina botulinica sono molte

In conclusione dopo aver analizzato alcuni dei principali impieghi della tossina botulinica in medicina estetica e non, possiamo rispondere alla domanda iniziale: la tossina botulinica è pericolosa?

Non soltanto la tossina botulinica non è pericolosa ma rappresenta una splendida opportunità di trattamento per numerosi inestetismi del viso e del corpo!

Ricordiamoci però di avvalerci della consulenza di medici esperti e di riconosciuto percorso formativo


Alcuni esempi di “prima e dopo” di pazienti trattati con tossina botulinica

  • Gummy smile a Roma

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Solco nasolabiale o nasogenieno: come si forma e cosa fare

Rughe nasolabiali | filler | Aversa Napoli Roma

Il solco nasolabiale (o naso-genieno), è spesso causa di disagio per le pazienti poichè rappresenta un segno distintivo di invecchiamento.
Peraltro essendo proprio al centro del viso , insieme alle labbra, rappresenta il punto di maggiore impatto dello sguardo di chi ci osserva.

solco nasolabiale rughe naso labiali rughe naso geniene
solco nasolabiale e rughe della marionetta

Perchè si forma?

Per anni si è creduto che il solco nasolabiale fosse una vera e propria ruga. Una delle tante che con il passare del tempo segnano il nostro viso.
In realtà una ruga è classicamente definita come una invaginazione dell’epidermide nel sottostante derma. Reversibile nelle sue fasi iniziali, permanente con il passare degli anni.

Nel caso dei solchi nasolabiali invece non si tratta di rughe!
Al di sotto della pelle ci sono delle strutture di sostegno (rappresentate soprattutto da ossa e tessuto adiposo) che determinano il nostro profilo ed i nostri volumi facciali.
Con il passare del tempo queste strutture subiscono delle trasformazioni: l’osso si rimodella, il tessuto adiposo si riassorbe.
Questo determina una perdita di sostegno alla strutture superiori, le quali tenderanno a “scivolare” verso il basso per mancanza di supporto profondo. Con un meccanismo molto simile a quello che causa le valanghe in montagna!

Come si risolve?

Il trattamento è quindi teso al ripristino dei volumi di supporto della regione zigomatica e di quella malare (quindi zigomo e guancia), dopo un accurato studio degli svuotamenti presenti, tenendo bene a mente l’anatomia ossea sottostante e la distribuzione del grasso sottocutaneo (i cosidetti “malar fat pads”)

filler per correzione solco nasogenieno o nasolabiale
Ripristino dei volumi della regione zigomatico malare con effetto lifting sul solco nasolabiale.


Per questo come per tutti i trattamenti di medicina estetica è fondamentale lo studio preliminare del paziente. Una corretta osservazione da parte di un professionista qualificato rappresenta l’arma vincente per ottenere risultati naturali.


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Iperidrosi, eccessiva sudorazione, semplice rimedio

Iperidrosi | botox | Aversa Napoli Roma

Nel linguaggio scientifico il termine “iperidrosi” definisce una secrezione di sudore superiore ai 100 mg di sudore per cm2 al minuto.

Chi ne soffre spesso si isola e sente disagio negli ambiti sociali e lavorativi, innescando un meccanismo che si autoalimenta e che peggiora l’iperidrosi stessa.

Nella pratica clinica la definizione è più soggettiva e implica un eccesso di sudorazione che provoca disagio e/o una serie di difficoltà nella vita quotidiana, superando la quantità di sudore necessaria all’organismo per mantenere la temperatura corporea costante.

Le parti del corpo più colpite e che creano maggio disagio sono ascelle, mani e piedi

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Iperidrosi o ipersudorazione (la soluzione è il botox)

La soluzione è molto semplice e rapida ed elimina tutti i disagi provocati dalla vecchia procedura chirurgica (non ultimo il problema della reversibilità del trattamento)

La soluzione? Il BOTOX! Nello specifico saranno piccole infiltrazioni di tossina botulinica , ben distribuita ed alla giusta diluizione , ad agire come importantissimo modulatore della produzione di sudore.
La finalità è rappresentata da una notevole diminuzione della quantità di sudore prodotto, tale da non creare più disagio psicologico o sociale

Questa terapia non ha controindicazioni né effetti collaterali, viene dunque iniettata sottocute mediante micro-iniezioni distanziate di circa 1 cm a livello del cavo ascellare o del palmo della mano o della pianta dei piedi

I risultati sono visibili già dalla prima settimana ed il trattamento è indolore (nei casi di spiccata sensibilità si può utilizzare un anestetico topico, soprattutto nel palmo delle mani o nella pianta dei piedi)

L’efficacia del trattamento è variabile da persona a persona,  mediamente ha una durata di 5/6 mesi. Dunque il trattamento sopra descritto è quindi un trattamento che va ripetuto due volte l’anno

Per approfondire il trattamento dell’iperidrosi con la tossina botulinica si rimanda anche a questa pagina (CLICCA QUI)


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