Contorno occhi e soluzioni estetiche
Contorno occhi : Invecchia più in fretta di altre parti del corpo perché ha poco tessuto adiposo e un’epidermide particolarmente sottile. Si può segnare con borse, occhiaie, zampe di gallina e pelle atona segnata da grinzette verticali già a partire dai 40 anni. Per ritardare questi problemi non c’è una soluzione unica: tutti gli specialisti ormai concordano sull’ importanza di unire diverse strategie :
BOTOX RIVITALIZZANTE
Una ricerca clinica canadese pubblicata su Jama Facial Plastic Surgery ha dimostrato che, se iniettata nella cute dell’area perioculare (e non nel muscolo, come si fa di solito), la tossina botulinica può stimolare la produzione di collagene.
Il botulino , iniettato in micro dosi nel contorno occhi , stimola positivamente i fibroblasti cutanei col risultato che, dopo 2 mesi di cura, si ottiene un miglioramento dell’elasticità e della resistenza della pelle. Quindi, botulino come biorivitalizzante oltre che come rilassante delle rughe, meglio ancora se in abbinamento con l’acido ialuronico. Numerosi studi clinici condotti negli States, in Brasile e in Australia hanno infatti rivelato che il trattamento combinato ha esiti migliori e più duraturi.
10 ANNI IN MENO
L’acido ialuronico esiste ormai in centinaia di versioni e, in medicina estetica, è la scelta della densità a fare la differenza.
Chi parte da una situazione di rughe profonde, dopo il botox avrà ancora qualche segno, che potrà essere eliminato con micro iniezioni di acido ialuronico a bassa densità ,che ha il vantaggio di cancellare la memoria della ruga. Ma attenzione: l’invecchiamento della zona oculare non è dato tanto dalle rughe, quanto da variazioni plastiche di solito non considerate: lo svuotamento dell’area sottostante l’occhio e la scheletrizzazione (appiattimento ) della zona temporale, tra l’esterno dell’occhio e le tempie. È qui che lo specialista può cancellare fino a 10 anni senza ricorrere al bisturi. «Iniettando acido ialuronico a media densità si ristruttura la zona palpebro malare – dove finisce la palpebra inferiore e inizia la guancia – per ricostituire quella continuità che è tipica dell’occhio giovane. Infine, si può recuperare la perdita di volume in altre due zone chiave: sotto il sopracciglio (dove l’invecchiamento riduce il grasso sottocutaneo determinando lo scivolamento dell’arcata verso il basso) e nella zona temporale, sottovalutata, ma fondamentale per ricostituire l’ovale del viso.